Il futuro del Principato di Monaco è nel mare. Il nuovo quartiere ecosostenibile voluto dal Principe Alberto
Alberi, piste ciclabili, aree verdi e pedonali, edifici all’avanguardia: sei ettari di territorio rispettosi dell’ambiente
Montecarlo avrà una vocazione “green”, secondo la volontà del Principe Alberto, sempre attento alla protezione dell’ambiente e fautore di uno sviluppo sostenibile per il Principato. La città monegasca, infatti, sarà caratterizzata da un nuovo quartiere con aree verdi pubbliche, un parco di circa un ettaro e da una promenade sul mare che assicurerà l’accessibilità a tutti i pedoni. La consegna del nuovo spazio urbano è prevista per il 2025. Il progetto realizzerà residenze di lusso, organizzate all’interno di una serie di edifici di diverse dimensioni e altezze che si svilupperanno lungo la linea della nuova costa, spazi di pubblica utilità, tra cui l’ampliamento di 3.500 mq del vicino Grimaldi Forum, il centro congressi multifunzionale completato nel 2000. All’inizio il progetto doveva essere realizzato da Renzo Piano, poi si è pensato a Daniel Libeskind, architetto polacco naturalizzato statunitense, e all’architetto giapponese Arata Isozaki.
La posa della prima pietra è proprio di questi giorni. L’inizio dei lavori è avvenuto con l’arrivo del primo dei 18 cassoni che verranno posati nel mare al largo del Larvotto nel Principato di Monaco per quella che sarà la nuova estensione del piccolo Stato. I lavori sono partiti nelle scorse settimane, ma oggi il progetto è finalmente entrato in una fase nuova: dragare e pulire il fondo delle acque territoriali davanti a Monaco per riuscire a ridurre il rischio di intorpidimento dell’acqua e posare le prime pietre. Per confermare la volontà del Principe Alberto di rispettare il più possibile l’ambiente, il quartiere verrà realizzato con criteri green. Materiali costruttivi sostenibili, impiantistica all’avanguardia, e tante vaste aree verdi pubbliche, fra cui un parco di circa un ettaro e da una promenade sul mare che assicurerà l’accessibilità a tutti i pedoni.
La cura dell’inserimento paesaggistico e ambientale e le risposte date ai problemi posti dalle necessità di sostenibilità di un intervento come questo sono stati punti particolarmente delicati, da sempre all’attenzione di un sovrano a capo di una fondazione costituita nel 2006 che ha fra gli obiettivi primari la limitazione degli effetti dei cambiamenti climatici, la promozione dell’utilizzo delle fonti rinnovabili di energia, la salvaguardia della biodiversità e la lotta contro la desertificazione. Tutti gli edifici previsti nel progetto sono previsti certificati BREEAM, HQE Aménagement, BiodiverCity e Clean Ports.
Nei 6 ettari previsti dal progetto, troveranno spazio, oltre alle abitazioni, anche alcuni spazi pubblici, 3,5 chilometri di coste, 7,4 chilometri di passeggiata pedonale, 3,3 chilometri di pista ciclabile, 1.100 alberi piantati: sono questi i numeri del primo faraonico progetto pensato per ingrandire il principato di Monaco. Al momento, si sta cominciando con i lavori di dragaggio per preparare e pulire il fondo delle acque territoriali.