Grazie alle energie rinnovabili saranno oltre 21 milioni i lavoratori nel campo dell’efficientamento
Investire in modo massiccio nella transizione energetica: circa 130mila miliardi di dollari, nelle energie rinnovabili, in un percorso di profonda decarbonizzazione, consentirebbe entro il 2050 a livello globale il taglio di almeno il 70% di anidride carbonica (sino ad arrivare a emissioni zero), un incremento più alto del Pil globale, con altri 98.000 miliardi di dollari (2,4%), e di ulteriori 42 milioni di posti di lavoro considerando anche il campo dell’efficienza energetica e settori correlati: di questa cifra, almeno 6 milioni sarebbero gli occupati “green” che si creeranno nel Vecchio Continente.
La previsione arriva dall’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (Irena) nel suo primo “Global Renewables Outlook”: secondo lo studio, ogni dollaro speso nella trasformazione energetica si ripaga con tre-otto dollari per cui puntare sull’energia rinnovabile rappresenta un’opportunità non solo per abbandonare il carbone e puntare agli obiettivi climatici contenuti nell’accordo di Parigi del 2015, ma anche per sostenere una ripresa economica sempre più urgente in tempi di Covid-19. innovazione digitale
Outlook per la trasformazione energetica
L’Outlook parla di uno scenario di trasformazione energetica che si può rafforzare con una prospettiva di profonda decarbonizzazione e spiega che ingenti investimenti produrrebbero un risparmio di otto volte superiore ai costi, tenendo conto dell’impatto negativo dei combustibili fossili sulla salute e sull’ambiente. La strada che porta verso emissioni-zero si basa su 5 pilastri tecnologici: idrogeno prodotto da fonti 100% rinnovabili, carburanti sintetici, elettrificazione diretta, biocarburanti avanzati di pari passo con modelli di business innovativi, cambiamenti strutturali e adattamento dei comportamenti. In particolare, la trasformazione del sistema energetico farebbe quadruplicare i posti di lavoro a 42 milioni, espandere l’occupazione a 21 milioni nel settore dell’efficienza energetica a cui se ne aggiungerebbero 15 milioni nella flessibilità del sistema.
L’Outlook per la transizione energetica spiega che l’abbandono dei combustibili fossili nell’ottica della sicurezza climatica richiederebbe investimenti energetici di 110.000 miliardi di dollari entro il 2050 ma per raggiungere la totale neutralità del carbonio occorre aggiungere altri 20 trilioni (cioè 20mila miliardi) di dollari. Importante dovrà essere l’attenzione verso il settore industriale, che in Europa rappresenta l’11% del consumo energetico globale. L’outlook prevede una riduzione drastica delle emissioni in questi settori per raggiungere una completa decarbonizzazione del pianeta.