Entro il 2030 Terna si impegna a tagliare di circa il 30% rispetto ai livelli del 2019 le proprie emissioni di CO2 per un valore pari a circa 460 mila tonnellate annue di anidride carbonica equivalente in meno in atmosfera.
E’ questo uno dei punti del nuovo progetto volto alla sostenibilità lanciato dalla società che gestisce la rete nazionale elettrica che ha adottato uno Science-Based Target (SBT) impegnandosi concretamente a ridurre le emissioni delle proprie attività, per una transizione ecologia verso un’economia low carbon.
Attualmente sono solo 10 le aziende italiane sulle oltre mille complessive a livello globale che hanno sottoscritto un SBT con obiettivi validati. I target adottati da Terna, coerenti con lo scenario definito “well below 2°C” ovvero conformi alle direttive raccomandate dagli scienziati per mantenere l’aumento delle temperature globali al di sotto di specifici limiti, saranno esaminati e valutati dalla Science Based Targets Initiative (SBTI). L’istituzione, nata dalla collaborazione tra Climate Disclosure Project (CDP), United Nations Global Compact (UNGC), World Resources Institute (WRI) e WWF, attesta l’impegno da parte delle aziende nella riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e favorisce azioni ambiziose nella lotta ai cambiamenti climatici nel settore privato per limitare l’innalzamento della temperatura a livello globale in linea con i target fissati dall’Accordo di Parigi sul clima del 2015 e con quanto ritenuto necessario dalle più recenti evidenze della scienza in materia di ambiente.
In particolare Terna prevede l’accelerazione degli investimenti per lo sviluppo della rete elettrica per favorire la piena integrazione delle fonti di energia rinnovabile e ridurre le perdite di rete, attività per l’efficientamento dei consumi elettrici ed energetici, il contenimento delle perdite di gas climalteranti (SF6) utilizzati in alcuni impianti, il taglio delle emissioni della flotta aziendale e in generale quelle legate alla mobilità dei dipendenti. Inoltre, l’azienda ha deciso di avviare programmi di piantumazione di alberi sul territorio italiano in collaborazione con la società AzzeroCO2 oltre a un progetto di economia circolare traguardato al 2030. Nel Piano Industriale 2021-2025, Terna ha previsto 8,9 miliardi di euro di investimenti per lo sviluppo e l’ammodernamento della rete elettrica nazionale che, in base ai criteri della Tassonomia Europea per il 95% sono considerati per loro natura sostenibili.