“Per quest’anno non cambiare: stessa spiaggia, stesso mare”! Erosione costiera e delle spiagge… Non sempre è una nostra scelta… L’incessante moto marino sta lentamente e implacabilmente erodendo gran parte dell’ambiente costiero. Milioni di chilometri di spiagge rischiano di sparire perché sottoposte a fenomeni di erosione, sviluppo urbanistico, insediamenti industriali, reti di trasporto e porti e infrastrutture turistiche. La situazione è particolarmente critica anche nel nostro paese! Quasi ovunque, ma soprattutto in Italia per l’ampio sviluppo litorale, la fascia costiera rappresenta certamente la porzione di territorio nella quale l’azione umana ha determinato i maggiori effetti di trasformazione.
Erosione costiera, un danno per tutti!
Persino per Venezia, non una spiaggia in senso stretto, il concetto è il medesimo: vittima dell’erosione costiera. Secondo uno studio dell’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico (ENEA), la splendida cittadina veneta rischia di scomparire sott’acqua nel giro di cento anni.
Le cause? Riscaldamento globale e dell’innalzamento del livello del mare! Altri studi di quest’istituto hanno portato alla luce altre due aree ad altissimo rischio di erosione, mete turistiche per eccellenza: Golfo di Taranto e Golfo di Cagliari. Per comprendere la natura del fenomeno è necessario capire che la presenza e stabilità del sedimento che costituisce la spiaggia, in linea generale dipende da un meccanismo di trasporto. Questo provvede alla distribuzione lungo costa, per il molteplice effetto di onde e correnti, dei materiali versati in mare dai corsi d’acqua. Qualsiasi interferenza sul processo naturale di erosione dei versanti comporta il disequilibrio della spiaggia che si traduce nella maggior parte dei casi nella sua distruzione, oltre ad altri fenomeni di natura geologica e/o climatica. Questi ultimi stanno provocando un innalzamento del livello del mare che, insieme alla subsidenza (sprofondamento del suolo nelle regioni pianeggianti), fa sì che l’acqua mangi intorno al 20% di spiaggia in più. Una percentuale che, però, è certamente destinata a salire nei prossimi anni, dato che il riscaldamento globale non accenna certo a fermarsi: le stime più conservative parlano di un aumento del livello del mare di 30 centimetri entro la fine del secolo, quelle più pessimistiche arrivano fino a due metri.
Alcune Soluzioni all’Erosione Costiera
Soluzioni? Le strategie locali a breve-medio termine muovono gli scienziati alla ricerca di sistemi per rallentare o fermare l’erosione e, infatti, numerose sono state le proposte sperimentate. Alcuni propongono di immettere nel mare delle scogliere perpendicolari alla costa in modo da fermare la sabbia che l’acqua trascina con se; altri propongono di creare delle scogliere parallele alla costa in modo che la forza del moto ondoso finisca contro la barriera e la sabbia in sospensione nel mare possa oltrepassarla e depositarsi verso la spiaggia; altri ancora propongono di asportare la sabbia dalle coste con maggiori sedimenti a quelle con meno.
Mentre parlando di strategie per il lungo periodo è assolutamente necessario intraprendere azioni concrete per diminuire l’emissione di gas serra e tenere sotto controllo l’aumento delle temperature, convertire i processi produttivi, migliorare l’efficienza: Scopri come Avvenia può aiutarti a migliorare l’efficienza energetica delle attività industriali e commerciali!