Avvenia, società del gruppo Terna che si occupa di efficientamento energetico, è stata protagonista alla presentazione dell’Energy Efficiency Report al Politecnico di Milano lo scorso 19 giugno per parlare del ruolo delle ESCo, di nuovi modelli di business e performance del mercato. Un evento che ha visto la partecipazione dei più importanti player del settore dell’efficienza energetica. Avvenia è intervenuta sulla mission e visione della società, facendo emergere l’approccio globale e di ampio respiro: una reale efficienza energetica nel campo dell’industria non guarda agli sconti in bolletta a breve termine, ma in un’ottica competitiva e sostenibile implica uno sguardo ben più complesso. I benefici arrivano da interventi strutturali e da una strategia in cui le tecnologie digitali dovranno essere sempre più protagoniste.
Un tema cui le ESCo sono particolarmente sensibili è quello dell’incentivazione: l’attuale quadro normativo basato sugli incentivi è un’ottima base di partenza, ma le scelte di politica economica di un Paese potrebbero avere orizzonti troppo ristretti e far scomparire ogni sorta di aiuto (diretto o indiretto) laddove la necessità di far quadrare i conti lo rendesse necessario. Per questo riteniamo che le imprese debbano essere molto oculate nel non privilegiare/fare solo operazioni di acquisto di energia a basso costo, ma dovranno rendere strutturale l’efficientamento ottimizzando le risorse nei processi e nei macchinari se non vorranno subire contraccolpi inaspettati. La sostenibilità deve essere strutturale e presente in ogni comparto: nell’industria, nel pubblico, nell’edilizia privata, nella mobilità, nell’information technology, ecc. Le soluzioni sostenibili saranno pressoché infinite e sempre più a portata di mano grazie all’evoluzione tecnologica. E non smetteranno mai di esistere in virtù delle innovazioni sul fronte dei materiali e dello sfruttamento delle energie alternative.
A tal proposito facciamo nostro un passaggio chiave del Report, e particolarmente efficace nel sostenere la nostra filosofia, mutuata dal lavoro sul campo. «L’efficientamento energetico del comparto industriale è stato colpito dal nuovo Decreto Energivori. Il Decreto, abbassando il costo dell’energia per il comparto industriale, favorisce sì produttività e crescita ma non l’efficientamento energetico del settore e così l’industria potrebbe in futuro risentire del mancato efficientamento qualora la normativa venisse modificata o annullata. Dunque, si potrebbe, invece di incentivare solamente le aziende energivore, incentivare aziende efficienti grazie per esempio all’adozione di tecnologie di autoconsumo. In questo modo non si andrebbe a disincentivare l’efficientamento energetico industriale ma si agevolerebbero aziende «virtuose» con l’obiettivo di spronare un utilizzo più efficiente dell’energia. Il Decreto Energivori ha tenuto conto di questo aspetto, predisponendo l’individuazione di parametri di consumo efficiente che avrebbero dovuto essere sviluppati dall’ENEA entro luglio 2018, ma ancora non disponibili».