Continua anche a gennaio il recupero della domanda di energia
Segnali di ripresa nell’industria e nell’intero Paese a giudicare dall’incremento dei consumi elettrici. Ce lo dicono i dati elaborati da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale ad alta e altissima tensione, che ha rilevato una richiesta di energia elettrica pari a 27,1 miliardi di kWh. Tale valore – destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura – risulta in miglioramento congiunturale dello +0,8% rispetto a dicembre 2020. Le fonti rinnovabili hanno coperto circa il 34% della domanda (rispetto al 30% del gennaio 2020). Segnali più che confortanti anche dall’indice IMCEI: il campione dei consumi industriali monitorato da Terna mostra una crescita sia tendenziale (+3,1% rispetto a gennaio 2020) sia, per il quarto mese consecutivo, congiunturale (+0,7% rispetto a dicembre 2020).
A livello tendenziale, la domanda elettrica nel Paese risulta invece inferiore dell’1% rispetto a quella di gennaio 2020. Va però considerato che quest’anno gennaio ha avuto due giorni lavorativi in meno e una temperatura media mensile inferiore di 0,7°C rispetto al gennaio 2020: il valore rettificato porta a una variazione positiva dello 0,2%.
Buone notizie anche per il comparto industriale che, evidentemente, torna ad avere una operatività in costante crescita. L’indice IMCEI elaborato da Terna – che prende in esame e monitora in maniera diretta i consumi industriali di circa 530 clienti energivori connessi alla rete elettrica nazionale (grandi industrie dei settori ‘cemento, calce e gesso’, ‘siderurgia’, ‘chimica’, ‘meccanica’, ‘mezzi di trasporto’, ‘alimentari’, ‘cartaria’, ‘ceramica e vetraria’, ‘metalli non ferrosi’) – ha infatti registrato una variazione tendenziale del +3,1% rispetto a gennaio 2020. Performance positive per i comparti della siderurgia (+9,3%) e dei materiali da costruzione (+6,4%), deboli quelli della chimica (-2,8%) e della meccanica (-4,6%). Analizzando separatamente i cosiddetti Clienti Puri (quelli che esclusivamente prelevano dalla rete) e gli Autoproduttori, la variazione tendenziale mostra un aumento rispettivamente del +2,8% e del +4,3%.