Oltre un milione di posti di lavoro e un futuro migliore per i giovani del 2000, tutto questo grazie alle white economy, specializzata nel risparmio energetico, l’efficienza e la sostenibilità. I dati sono forniti da un’indagine del Programma ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) condotta lo scorso anno, che già inizia a dare i suoi frutti nel nostro Paese.
Stando a queste cifre, infatti, avere una buona formazione nel settore del risparmio energetico può essere determinante per trovare un lavoro oggi e nel prossimo futuro; inoltre la qualità della vita – in un paese come l’Italia da sempre in affanno per l’approvvigionamento energetico – migliorerà se questa energia non sarà più sprecata ma reinvestita, così da aumentare la produzione interna ed avere maggior ritorno in termini economici. Sono moltissimi, infatti, i posti di lavoro che una maggior consapevolezza in fatto di risparmio energetico porterà in Italia: a livello numerico, si calcola che le nuove occupazioni saranno per un 45% di tecnici specializzati nell’ottimizzazione dei macchinari, 22% di energy manager, 20% di ingegneri e architetti e 13% di consulenti aziendali.
Dunque, come affermato dall’UNEP, la white economy è in espansione nel nostro Paese tanto che sono nati tantissimi corsi e seminari tenuti da Energy Manager per sensibilizzare e formare i giovani sull’importanza del risparmio energetico per le aziende e sul sistema dei Certificati Bianchi. Quest’ultimi rendono infatti più vantaggioso interventi rivolti all’efficienza energetica e ad un uso razionale dell’energia poiché li traduce in un immediato contro valore economico che va a sommarsi al risparmio economico derivante dal minore e migliore uso delle risorse.
L’economia italiana e il futuro dei suoi ragazzi, dunque, riparte dal “bianco” di un corretto utilizzo dell’energia sia nelle case ma anche nelle aziende, soprattutto piccole e medie le quali rappresentano il fulcro portante dell’economia italiana.