Per ridurre la dipendenza dal petrolio, diversificare la sua economia e sviluppare settori di servizio pubblico, l’Arabia Saudita ha varato il piano Vision2030 nel quale intende investire oltre 50 miliardi di dollari nel fotovoltaico. In diversi giorni del 2017, il 100% dell’elettricità in Danimarca lo ha portato… il vento. Anche per l’Italia il futuro è nelle risorse rinnovabili, in larga parte sfruttabili nel Mezzogiorno: energie pulite ed efficienza energetica sono senza dubbio i due elementi principali per un’economia sostenibile e attenta alle esigenze dei territori… Il sempre maggior utilizzo di energie rinnovabili porterà a una nuova percezione della comunità: condivisione di risorse e di obiettivi comuni. Sarà la declinazione nuova del modo in cui ci troviamo e troveremo a vivere insieme. Questa è la linea che sta accomunando tutti i paesi industrializzati dell’Europa e non solo. D’altro canto, non è neanche una strada nuova: il ruolo dell’energia nel futuro del Paese era già chiaro a Francesco Saverio Nitti, che pensava ad esempio ad un’industria del Mezzogiorno alimentata con fonti rinnovabili soprattutto dall’energia idroelettrica.
L’energia rinnovabile è già più economica rispetto ad altre fonti energetiche nella maggior parte del mondo, ma ha anche altri vantaggi economici e sociali. Il punto iniziale da tenere presente è l’indotto del settore, che conta attualmente circa 10 milioni di occupati a livello globale. Più di 3 milioni di persone sono impiegate nello sviluppo di soluzioni per sfruttare l’energia solare. L’energia idroelettrica impiega circa 1,5 milioni di persone e 1,2 milioni sono occupati nel settore dell’energia eolica. Tutte insieme le differenti fonti rinnovabili e relativi servizi, che includono energia solare, eolica, efficienza energetica, stoccaggio di energia e veicoli elettrici, hanno contribuito per 1.4 trilioni di dollari all’economia globale nel 2016. (La parte USA di tale importo è stata di 200 miliardi di dollari).
Un settore come quello del carbone, negli Stati Uniti, impiega circa 76.000 lavoratori come riporta un articolo del Washington Post, un numero inferiore a quello di molte industrie. Ad esempio, i concessionari di auto usate hanno un totale di circa 138.000 lavoratori, i casinò danno lavoro a circa 99.000 persone, così come le agenzie di viaggio. I musei, le stazioni radio, i birrifici e le cantine hanno più lavoratori di quelli impiegati nello sfruttamento del carbone per la produzione di energia. Invece oltre 260.000 statunitensi sono impiegati nell’industria dell’energia solare, un valore oltre tre volte superiore! “Per raggiungere una quota del 20% di energia eolica nel mix energetico entro il 2030, il Dipartimento di Energia degli Stati Uniti stima nel Paese una richiesta di più di 100.000 turbine eoliche aggiuntive, creando oltre 500.000 nuovi posti di lavoro” si legge ancora nell’articolo del Washington Post. Quindi, secondo questi dati ci sarebbero oltre 600.000 posti di lavoro nel settore dell’energia eolica, e questo solo negli Stati Uniti.” Un altro vantaggio è che le turbine eoliche possono essere installate in aree rurali nelle fattorie esistenti per fornire un reddito necessario alle popolazioni locali. L’UCS “Union of Concerned Scientists” in uno dei suoi recenti articoli sulle energie rinnovabili spiega: “Rispetto alle tecnologie dei combustibili fossili, che sono tipicamente meccanizzate e ad alta intensità di capitale, l’industria delle energie rinnovabili richiede più lavoro. I pannelli solari hanno bisogno di manodopera umana per essere installati; i parchi eolici hanno bisogno di tecnici per la manutenzione. Ciò significa che, in media, vengono creati più posti di lavoro per ogni unità di elettricità generata da fonti rinnovabili rispetto ai combustibili fossili; e questo è vero anche in relazione al fatto che l’energia eolica e solare sono più economiche per l’utente finale”.
L’aggiunta di una nuova tecnologia energetica più efficiente può ridurre gli sprechi nei sistemi attuali. Ad esempio “anche l’India ha visto altri benefici per le energie rinnovabili – riporta un articolo di Cleantechnica. In questo momento, l’India spreca circa il 30% dell’energia che genera, a causa delle perdite di rete. Tuttavia, avendo energia solare ed eolica decentralizzate, ha ridotto queste perdite e ha visto grandi risparmi in energia e denaro”. Un altro esempio come quello dell’India è in Bangladesh: l’energia rinnovabile ha la capacità di portare l’elettricità in luoghi remoti dove le persone non hanno avuto accesso o non ne hanno abbastanza. Per raggiungere tali luoghi, le grandi centrali non riescono ad avere un riscontro finanziario adeguato se non fortemente sovvenzionate, mentre le rinnovabili su piccola scala possono comunque servire i cittadini risparmiando. “Le microgrid solari stanno iniziando ad avere un impatto anche nei piccoli centri indiani che non hanno mai avuto elettricità fornita dalla rete”.
Quindi, l’energia rinnovabile può generare sempre più posti di lavoro. L‘energia rinnovabile non riguarda solo l’ambiente: ha la capacità di migliorare la vita e contribuire a fornire benefici economici per il sistema-Paese.