Parigi città carbon neutral: entro il 2050 azzererà le proprie emissioni di CO2
Città carbon neutral: entro il 2050 Parigi diventerà una città a impatto nullo in termini di emissioni di CO2. Con le loro attività le grandi città contribuiscono in maniera sostanziale al cambiamento climatico. Complessivamente sono responsabili per l’80% delle emissioni di gas serra. Ecco perché Parigi ha messo in atto il PCET (Plan Climat Energie Territorial) nel 2007, un piano per lo sviluppo duraturo della capitale francese con l’obiettivo di integrare la sfida della lotta al cambiamento climatico nella maggior parte delle aree di azione della città, e creando una dinamica di democrazia partecipativa, in modo che tutti gli attori del territorio si impegnino nella transizione energetica, ambientale ed ecologica. Dopo un primo aggiornamento nel 2017, la città di Parigi presenta ora PCAET, il Plan Climat Air Energie Territorial 2017. L’obiettivo: trasformare Parigi in una città carbon neutral entro il 2050. Il nuovo piano completo è finanziato attraverso un’obbligazione verde, un prestito di 320 milioni di euro per diciassette anni, che stabilisce target intermedi al 2020 e 2030 per arrivare al 2050 ad essere carbon neutral. (Per ulteriori informazioni www.climateaction2016.org)
Al vertice dei rappresentanti per il clima organizzato il 4 dicembre 2015 insieme con la Fondazione Bloomberg, Parigi ha firmato una dichiarazione durante l’Action Day a Le Bourget con oltre 700 sindaci provenienti da tutto il mondo per l’impegno dei governi locali a collaborare con organizzazioni internazionali, governi nazionali, settore privato e società civile per affrontare la sfida dei cambiamenti climatici.
Dal blocco delle auto a motore termico al limite di velocità a 30 km/h
Come noto, inoltre, Parigi ha deciso di vietare la circolazione di tutti i veicoli alimentati a gasolio (diesel) entro il 2024 e di estendere il blocco anche a quelli a benzina entro il 2030. Si punta inoltre a generalizzare il limite di velocità urbano a 30 chilometri all’ora (ad eccezione dei grandi assi) e di arrivare entro il 2020 all’obiettivo di una città “100 per cento ciclabile” estendendo la rete delle piste per le due ruote.