Per la transizione sostenibile un fondo da 100 miliardi di euro
È composto da quattro comunicazioni il pacchetto per la nuova strategia industriale europea, che punta alla duplice transizione verso la neutralità climatica e l’economia digitale. Il nuovo piano è stato creato guardando ai target del Green Deal europeo: ciò significa che la strategia industriale europea includerà misure specifiche per accompagnare la transizione verde dell’Industria, con l’obiettivo di rivoluzionare i comparti più energivori, come ad esempio quello dell’acciaio, arrivando a quello che viene ribattezzato come lo “zero-carbon steel making process“.
I quattro pilastri del provvedimento della nuova strategia industriale sono:
- “Una nuova strategia industriale per l’Europa”,
- “Una strategia per le Pmi per un’Europa sostenibile e digitale”,
- “Individuare e affrontare le barriere al mercato unico”,
- “Piano d’azione per una migliore attuazione e applicazione delle norme del mercato unico”.
La strategia industriale – rivolta ad aziende grandi e piccole, start-up innovative, centri di ricerca, fornitori di servizi e parti sociali – si propone di rendere l’Europa climaticamente neutra entro il 2050 e plasmare il futuro digitale del Vecchio Continente, ma anche salvaguardare la competitività dell’industria e garantire condizioni di parità a livello nazionale e mondiale.
A sostegno delle politiche in ambito climatico ed energetico, la commissione ha creato il Just Transition Mechanism, un fondo da 100 miliardi di euro che si propone di sostenere il processo di transizioni energetica verso la neutralità climatica, nel tentativo di supportare soprattutto i paesi con poche risorse e con un’energia ancora troppo dipendente da fonti non rinnovabili. La strategia prevede poi misure per modernizzare e decarbonizzare le industrie ad alta intensità energetica (viene definita, questa, una vera e propria ‘top priority’), implementare il settore della mobilità sostenibile e intelligente, promuovere l’efficienza energetica e “garantire un approvvigionamento sufficiente e costante di energia a basse emissioni a prezzi competitivi”.
La Commissione analizzerà inoltre in modo sistematico i rischi e le esigenze dei diversi ecosistemi industriali attraverso un forum industriale, che sarà istituito entro settembre 2020 con i rappresentanti dell’industria, delle parti sociali, del mondo della ricerca, degli Stati membri e delle istituzioni Ue.
Quanto alle Pmi, la strategia intende aiutare le imprese di minori dimensioni nella duplice transizione potenziando la rete europea con l’ausilio di consulenti in materia di sostenibilità, espandendo i poli dell’innovazione digitale ed eliminando gli ostacoli normativi e pratici. Un passaggio epocale che arriva in un contesto emergenziale inaspettato, ma che non deve spaventare: “L’importanza dell’industria europea è ancora maggiore nel un momento in cui l’Europa si appresta a realizzare la sua ambiziosa transizione verde e digitale in un mondo più instabile e imprevedibile”, ha commentato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.