Negli ultimi anni crescono i designati: + 8%.
Terziario e industria i settori trainanti
La conversione in legge del decreto Cura Italia posticipa la scadenza effettiva per la nomina dell’energy manager a non prima del 21 giugno (approfondimento). La nomina avviene attraverso una piattaforma predisposta da FIRE ( Federazione italiana per l’uso razionale dell’energia). La FIRE è il soggetto che, su incarico del Ministero dello Sviluppo Economico, gestisce le nomine degli energy manager ed il relativo database, ne promuove il ruolo supportando le attività con conferenze, attività formative, indagini e studi di mercato, progetti europei tesi a migliorare gli strumenti esistenti per l’energy management.
Cosa dice la legge
Ricordiamo come, dal punto di vista normativo, la legge 10/1991 ha previsto l’obbligo di nomina dell’energy manager per imprese ed enti ‘energivori’: si tratta di soggetti operanti nel settore industriale che nell’anno precedente hanno avuto un consumo di energia superiore a 10.000 tonnellate equivalenti di petrolio; i soggetti operanti nei settori civile, terziario e dei trasporti che nell’anno precedente hanno avuto un consumo di energia superiore a 1.000 tonnellate equivalenti di petrolio.
Come avviene la nomina
La nomina avviene attraverso una piattaforma web predisposta da FIRE, chiamata NEMO (nomina energy manager online), in modo completamente informatizzato. I soggetti interessati, una volta effettuata una procedura di accreditamento una tantum, possono procedere anno per anno a indicare il nome dell’energy manager, insieme ai consumi e alla produzione di energia dell’anno precedente.
I requisiti
Per un’organizzazione complessa sarà preferibilmente un dirigente con obiettivi e premi specifici, alla guida di un gruppo di persone di estrazione prevalentemente tecnica; per dimensioni aziendali medie sarà probabilmente una figura con competenze energetiche, anche se rimane consigliabile un inquadramento adeguato (dirigente o quadro); per aziende ed enti di piccole dimensioni si può optare per un consulente esterno, preferibilmente EGE (Esperto in gestione dell’energia)
I numeri
Continua, intanto, il trend di crescita delle nomine per i soggetti obbligati. Attualmente in Italia operano 1589 energy manager, con un tasso di incremento dell’8% negli ultimi anni. Le nomine sono così distribuite nei vari settori: 483 nel terziario (servizi, immobili e commercio); 446 nelle attività industriali, in particolare il manifatturiero; 323 nei trasporti; 166 per forniture e servizi energetici; 129 nella pubblica amministrazione.