Oggi parleremo di Avvenia, società del Gruppo Terna, che si occupa di un settore di crescente importanza per il futuro dell’Economia e dell’Ambiente, ovvero l’efficienza energetica. Ma iniziamo dal nostro ospite, Francesco Campaniello che di Avvenia è il General Manager. Francesco, prima di entrare nel vivo delle attività aziendali, ci parli di lei e della sua formazione…
Dott. Campaniello, ci parli ora di Avvenia e di cosa si occupa in particolare.
Avvenia è una società di consulenza nata nel 2011, una delle 347 ESco italiane ( Energy Service Company) che offre il suo know how alle imprese che vogliono migliorare le proprie performance energetiche. Questo vuol dire che siamo in grado di progettare sistemi innovativi che consentono di trasformare in altra energia quanto andrebbe altrimenti disperso diventando un dispendio economico per l’impresa, oltre che un danno per l’ambiente.
Ci racconti qualche esempio
Avvenia lavora in particolare per le grandi industrie definite ‘energivore’, quelle che letteralmente divorano energia nel loro ciclo di produzione, spendendo milioni di euro in ‘bollette’ di varia natura, dall’elettriticità, all’acqua al gas. Pensiamo, ad esempio, a quanto dispendio energetico possa implicare una industria manifatturiera, oppure la fornace di un cementificio o una acciaieria. Queste aziende si sottopongono ad un vero e proprio ceck up ( la diagnosi energetica obbligatoria) che può tradursi nella progettazione di una soluzione altamente tecnologica,ovvero nella sostituzione dei vecchi impianti con nuovi e più efficienti, in accorgimenti che possono essere anche semplicissimi ma in grado di fare ottenere grandi risparmi. Il beneficio economico per le aziende è concreto e misurabile. Il risparmio certificato si traduce nel cosiddetto ‘titolo di efficenza energetica’, un vero e proprio incentivo che noi tecnici misuriamo in TEP (tonnellata di petrolio equivalente). Un Tep equivale grosso modo al consumo di elettricità annuo di due famiglie medie.
Quanto è importante il lavoro di aziende come la vostra a favore dell’ambiente?
Direi che l’attenzione per la sostenibilità è un aspetto chiave e fa parte sempre più parte della vita di ogni cittadino, non solo dunque delle imprese o per chi, come noi, lavora per far si che inquinino di meno. La vita di tutti noi è cambiata senza che ne accorgessimo: sempre più edilizia a impatto zero, costruzioni a ‘emissioni zero’…sempre più lampadine a led nelle nostre case, sempre più veicoli elettrici ed energia rinnovabile ( pensiamo al fotovoltaico sui tetti di case private e condomini); pensiamo ad un futuro con elettrodomestici ed apparati tecnologici sempre più efficienti e, soprattutto, che si possano riparare con facilità. Questi ultimi principi sono contenuti nelle direttive europee di più recente stesura, e tutti auspichiamo che, nell’arco di pochi anni, possano divenire ‘la normalita’. Tornando al settore residenziale, si stima che con un attento e consapevole utilizzo di elettrodomestici e in generale di prodotti a basso impatto entro il 2020 i consumatori dell’Unione Europea risparmieranno complessivamente fino a 112 miliardi di euro. Questo per dire che il tema dell’efficienza riguarda tutti, nessuno escluso
E poi si sono le industrie, quelle che mangiano energia…
Si, le industrie ma anche gli edifici pubblici che oggi faticano ad abbracciare i criteri di efficienza…oppure le grandi strutture commerciali… Laddove si tende ad un uso massiccio di energia, spesso si annidano sprechi e costi esorbitanti che possono essere risparmiati, riconvertiti in denaro e in altra energia. Stavamo sottolineando i benefici ambientali: ecco, usare bene le risorse non rinnovabili vuol dire minori immissioni di anidride carbonica nell’ambiente. I gas serra, come sappiamo, sono i maggiori responsabili dell’inquinamento e del cambiamento climatico. Oggi, però, la conoscenza tecnologica e la maggiore consapevolezza consente di ridurre l’emissione di CO2. Pensate che grazie agli interventi progettati da Avvenia, nel corso nel 2017 sono state risparmiate 690.000 tonnellate di CO2. E se una tonnellata corrisponde alla quantità di gas assorbita in un anno da 80 alberi i servizi erogati dalla nostra Esco (Energy service company), hanno complessivamente svolto il lavoro di una foresta con 55 milioni e 200 mila arbusti grande come il Parco nazionale d’Abruzzo.
Entriamo più nel dettaglio di Avvenia come azienda
Possiamo dirci in crescita costante, ed il nostro lavoro è stato così di importante da farci entrare nell’orbita di Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, che oggi controlla Avvenia. Questo vuol dire che la transizione energetica, che oggi viaggia su infrastrutture sempre più moderne e intelligenti, si arricchisce della sensibilità delle ESco, ben sapendo che il futuro dell’energia è sempre più sostenibile, efficiente e razionale.
Di che tipo di professionalità vi avvalete?
Forse le più moderne e aggiornate presenti sul mercato. Abbiamo meno di venti addetti e tutti rigorosamente sotto i trenta anni. La figura dell’ingegnere la fa da padrone, come quella dell’energy manager, figura chiave nel mercato dell’efficenza energetica.
Allora diamo qualche numero significativo del settore…
Nel 2017, sono gli ultimi dati disponibili, le Energy Service company certificate sono aumentate di circa il 30% rispetto al 2016, con un conseguente impiego di dipendenti che raggiunge quota 9.819 addetti. Nel 2017 i ricavi complessivi delle ESCo raggiungendo circa 3,4 miliardi . Il 2017, inoltre, ha fatto registrare investimenti pari a 6,7 miliardi di euro con una crescita del 10% rispetto al 2016.
Chi sono i vostri clienti?
Grandi aziende che lavorano in Italia e all’estero, nei più disparati settori merceologici. Passiamo dai siti produttivi di Fiat Chrysler a Peroni, sino al siderurgico di Thyssenkrupp. Le grandi imprese si rivolgono a noi che progettiamo, su misura, gli interventi da realizzare.
C’è un progetto che vi ha particolarmente impegnato negli ultimi tempi?
Tutti i progetti di efficienza rappresentano, ogni volta, una nuova sfida. Alcuni in itinere non possiamo svelarli, ma quello che ha ottenuto grandi riscontri e che, in un paese come l’Italia, sarà protagonista in futuro riguarda la cura del patrimonio museale. Insieme ad importanti partner tecnologici abbiamo creato un sistema per il monitoraggio delle sale museali ( temperatura, illuminazione, umidità , affluenza…): questi dati vengono elaborati così da consentire la modifica delle condizioni ambientali tenendo conto della necessità di mantenere le opere d’arte, soprattutto quelle più sensibili come quadri e affreschi, in un ambiente dalle caratteristiche ideali. Per ora abbiamo lavorato alle gallerie Barberini Corsini a Roma. Pensate a quale svolta epocale sarebbe, per la fruizione e la conservazione dei Beni Culturali, se questo progetto venisse adottato in Italia anche solo in una manciata degli oltre 4mila musei italiani.
E in termini occupazionali il vostro settore quanto pesa a livello nazionale?
Come Avvenia abbiamo analizzato gli ultimi dati Istat sul fabbisogno professionale, appurando che nel settore delle rinnovabili e dell’efficenza in Italia oggi ci sono circa 6 mila occupati, con una netta prevalenza di uomini (94%), sotto i 40 anni di età per la maggior parte (53%) e lavoratori dipendenti nel 70% dei casi. Un ambito lavorativo in cui i giovani professionisti hanno molte carte da giocarsi soprattutto nell’ottica della green economy. Le competenze individuate sino al 2030 faranno sì che il tecnico dell’efficienza energetica sia in grado di occuparsi di processi di efficientamento energetico in ambito industriale, presso enti pubblici e nell’edilizia civile. Centrale sarà dunque il suo ruolo nell’edilizia sostenibile, mentre sul piano della preparazione pratica dovrà conoscere la specifica materia di diagnosi energetica. Interessanti, ad esempio possibili sviluppi dell’ingegnere energetico, il cui ruolo sarà sempre più importante nelle aziende che gestiscono impianti di smaltimento o trattamento dei rifiuti in cui sono presenti processi di recupero energetico. Nell’ambito delle professioni energetiche si sta ritagliando uno spazio sempre più considerevole anche quella dell’energy manager, figura principe nel settore. Gli ultimi dati Fire, la Federazione italiana per l’uso razionale dell’energia, ci dicono che nel 2017 sono 2.315, numero in costante crescita.
Tante opportunità di lavoro, dunque…
Si, molte e concrete. E sempre più richieste. Lo dimostra anche la crescente offerta formativa, a livello universitario e non solo. Un lavoro decisamente in linea con la crescente sensibilità ambientale delle nuove generazioni, quelle che Avvenia già rappresenta ampiamente.
A cura di Clutech, Ufficio Stampa Avvenia
ROMA, 14 Maggio 2019