Digital Energy Efficiency Report 2020 – Francesco Campaniello risponde ai quesiti
Per noi gli interventi di efficienza non hanno risvolti esclusivamente sul risparmio in bolletta, bensì sulla competitività dell’azienda nel suo complesso. Perciò ogni progetto prevede una visione globale di ogni singolo impianto su cui lavoriamo.
Quando si pensa ad interventi hardware (come descritti nel Report del Politecnico) si immagina la classica sostituzione di un macchinario a bassa efficienza con uno ad alta, basando il concetto di efficienza sulla differenza tra i rendimenti dei due macchinari, sostanzialmente il risparmio.
Questo approccio è limitativo se si pensa ai servizi ausiliari (es. sala compressori, centrale termica/frigo) e ai servizi generali (es. illuminazione), e diventa addirittura “dannoso” quando si mettono le mani sulle aree principali di processo.vI risultati di un intervento sul processo produttivo devono andare oltre il risparmio e concentrarsi sui benefici apportati alla competitività dell’azienda: più produzione, migliore alla qualità del prodotto o del servizio offerto.
Di conseguenza c’è una forte differenza tra interventi di sostituzione (hardware) e di processo, dettata da una diversità tecnica e di approccio metodologico, ossia verificare in maniera puntuale le reali necessità del cliente e valutare in modo scrupoloso l’insieme di tecnologie che portano al risultato atteso. Quale? Consumare meno energia facendo la stessa quantità di prodotto è una faccia della medaglia, l’altra faccia recita consumare la stessa quantità di energia ma aumentare la produttività. Il lavoro di Avvenia è considerare entrambi gli aspetti per massimizzare i risultati e non fermarci a ‘grattare’ la superficie, considerando che la maggior parte dei consumi energetici aziendali sono deputati al processo produttivo.