30mila lampadine per aumentare del 60% l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di CO2 di 17mila tonnellate
Vale più di 17 milioni il primo green bond infrastrutturale per il finanziamento di progetti di pubblica utilità emesso in Italia.
L’utilizzo di una tipologia di lampadina a ridotto consumo e strutturalmente più resistente rispetto alle lampade a incandescenza, unitamente ad un adeguato sistema di monitoraggio in remoto, dovrebbe garantire un risparmio di circa 17.000 tonnellate di CO2, con un incremento del 40-60% dell’efficienza dell’intero impianto d’illuminazione pubblica. Complessivamente è prevista l’installazione di 28.578 lampadine; 10.000 punti di illuminazione, per un valore complessivo di 7,25 milioni di euro su un totale di circa 17, saranno installati nei soli comuni di Polla e Giuliano in Campania.
Concetto strettamente legato alla tematica della finanza etica, i green bond, o obbligazioni verdi, sono dei titoli di debito finalizzati a finanziare progetti utili per l’ambiente e di pubblica utilità (le cosiddette opere greenfield). La necessità di eco-compatibilità giustifica la forte crescita di questo nuovo settore finanziario che anche in Italia sta prendendo sempre più piede: l’ultimo esempio è il green bond ultrastrutturale per il miglioramento dell’illuminazione pubblica in sei comuni di Umbria, Molise e Campania, dove è prevista l’installazione di un’illuminazione pubblica stradale LED.
Questo green bond è stato sottoscritto dalla ESCo Pagano & Ascolillo Public Lighting spa, quotata sul segmento Green & Social di ExtraMOT PRO. Il bond infrastrutturale rispetta i principi relativi alle obbligazioni verdi definite dall’International Capital Market Association’s.