Sempre più persone hanno accesso all’elettricità: il ruolo dell’innovazione e dell’efficienza energetica
Innovazione e tecnologia, efficienza energetica e fonti rinnovabili, sviluppo sostenibile e attenzione al territorio e alle comunità locali, sono la chiave per fornire elettricità a un numero di persone sempre maggiore. E i numeri dicono che in questi anni il trend è positivo: è cresciuto il numero di abitanti nel mondo con accesso all’energia elettrica. Ma serve un ulteriore sforzo, un’accelerazione nelle soluzioni tecnologiche per poter elettrificare ancor più aree remote del pianeta.
Infatti, il 13% della popolazione mondiale, ovvero un miliardo di persone, vive ancora senza accesso all’elettricità. Il dato, che fa riferimento all’anno 2016, è emerso dal rapporto “Tracking SDG7: The Energy Progress Report” presentato nelle scorse settimane a Lisbona e realizzato dall’Agenzia internazionale dell’energia (Iea), Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena), Banca Mondiale, Oms e Commissione statistica dell’Onu. In particolare tale problematica si verifica nelle zone rurali dell’Africa subsahariana e dell’Asia meridionale. Il documento è focalizzato nello specifico sull’Obiettivo 7 degli SDGs (Sustainable Development Goals) dell’Onu che prevede di assicurare l’accesso per tutti a energia pulita e sostenibile entro il 2030.
Elettrificazione delle aree remote: un trend in crescita
Vivien Foster, leader mondiale per l’economia energetica con la Banca Mondiale, ha osservato che il numero di persone con accesso all’energia elettrica è in crescita da alcuni anni. “Questo trend si è finalmente invertito, e pensiamo che potrebbe essere un punto di svolta per l’elettrificazione nel continente”, ha detto Foster ai giornalisti. La tecnologia ha permesso agli utenti tramite dispositivi mobili di avere più facile accesso all’energia, come è successo ai cittadini del Kenya e della Tanzania che grazie ai sistemi “pay-as-you-go” hanno visto semplificare l’utilizzo dell’energia solare. Ai ritmi di incremento attuali, però circa 674 milioni di persone – circa l’8% della popolazione mondiale – vivrà ancora senza elettricità nel 2030, si legge nel documento. Serve dunque un’accelerazione in tecnologia, innovazione, energie rinnovabili ed efficienza energetica per poter garantire l’accesso universale all’elettricità nel prossimo decennio.
Energie rinnovabili e gli obiettivi del 2030 dell’Agenda delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile
L’inquinamento dell’aria interna da combustione di legna, sterco, kerosene e altri combustibili sporchi provoca oltre 4 milioni di morti all’anno, con donne e bambini a più alto rischio, afferma il rapporto. “Le città possono svolgere un ruolo unico nella guida verso un futuro di energia pulita e sostenibile”, ha commentato Adnan Z. Amin, direttore generale dell’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA). “Dobbiamo ripensare l’intero panorama energetico urbano, che richiede una rigorosa e olistica pianificazione del processo decisionale. Le energie rinnovabili, in combinazione con l’efficienza energetica, alimenteranno la crescita urbana futura della città. Ma dobbiamo garantire che questa transizione avvenga il prima possibile”.
Tra gli obiettivi di sviluppo globale attualmente perseguiti vi sono l’accesso universale all’elettricità e a sistemi puliti per la cottura dei cibi, nonché il raddoppio del tasso di miglioramento dell’efficienza energetica e un sostanziale aumento della quota di energie rinnovabili nel mix energetico mondiale. Almeno 30 milioni di persone in tutto il mondo stanno beneficiando dei sistemi solari domestici, ma solo circa “una dozzina” di paesi sta abbracciando questa rivoluzione, hanno detto gli esperti della Banca Mondiale. “Se più paesi si rivolgono a questa risorsa, pensiamo che l’elettrificazione potrebbe accelerare ancora più rapidamente”, ha detto Foster, sottolineando la necessità per i governi di sviluppare mercati dell’energia pulita e garantire prodotti di buona qualità.
I progressi nell’incremento dell’uso di energia rinnovabile sono anch’essi destinati a non raggiungere gli obiettivi del 2030, in particolare l’obiettivo numero 7 di sviluppo sostenibile (per scoprire quali sono gli obiettivi clicca qui), afferma il rapporto. A partire dal 2015, il mondo ha ottenuto il 17,5% di tutta l’energia destinata agli utenti finali, come le famiglie, l’industria e l’agricoltura, dalle fonti rinnovabili. Produrre energia elettrica da fotovoltaico ed eolico è diventato più economico rispetto a qualche anno fa, proprio grazie alle nuove tecnologie utilizzate, consentendo loro di competere con le principali fonti di energia convenzionali come il carbone.
Ma l’elettricità ha rappresentato solo il 20% del consumo di energia nel 2015, scrive il rapporto, sottolineando la necessità di accelerare la transizione verso un’energia più pulita nei trasporti e nel riscaldamento. Diversi paesi benestanti sviluppati come il Giappone e gli Stati Uniti potrebbero aver raggiunto un picco nel consumo di energia, secondo il rapporto, mentre tra i grandi paesi in via di sviluppo, la Cina e l’Indonesia stanno diventando rapidamente più efficienti dal punto di vista energetico.
“Per raggiungere l’obiettivo numero 7 dell’agenda delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile (SDG – Sustainable Development Goals), dobbiamo rendere più efficiente ogni utilizzo di energia”, ha dichiarato Rachel Kyte, CEO di Sustainable Energy for All, un organismo istituito dalle Nazioni Unite.