Grazie alle soluzioni di Avvenia per l’efficientamento energetico, consumi ridotti del 25% e 75mila tonnellate di minori emissioni di CO2
Il comparto dell’imbottigliamento bevande e acque è centrale nel nostro Paese, e il grande consumo idrico ‘alla bottiglia’ da parte degli italiani rende necessario un approccio sempre più sostenibile soprattutto in riferimento ai materiali utilizzati per i contenitori di cui ogni famiglia fa scorta. Negli ultimi dieci anni a fronte di un incremento delle vendite in Italia di acqua minerale del 30%, la quantità di plastica immessa sul mercato – il PET – è rimasta costante e questo grazie agli investimenti in tecnologia operati dal settore che hanno portato ad una riduzione del peso delle bottiglie e dei tappi del 35 – 40 %, a parità di sicurezza e nel rispetto delle condizioni igienico sanitarie. Scelta vincente se confrontata con l’utilizzo di vetro e alluminio, produzioni energivore, che richiedono elevate temperature di produzione e sono più pesanti nel trasporto.
Le bottiglie di Pet sono, inoltre, l’esempio più virtuoso di realizzazione della “ economia circolare”: da una bottiglia di PET post-consumo se ne ricava un ‘altra, tant’è che si parla di “ bottle to bottle”. Le caratteristiche chimico – fisiche e meccaniche del PET consentono questo processo all’infinito.
Le imprese, dunque, sono molto attente all’aspetto energetico: scelte che possono fare molto per l’ambiente e la competitività delle imprese. All’interno del comparto dell’imbottigliamento bevande e acque minerali, grazie alla consulenza di Avvenia, si sono ottenuti risparmi dei consumi energetici del 25%, 30.000 certificati bianchi/anno e la riduzione delle emissioni pari a 75.000 tonnellate di CO2. Scopri i nostri interventi: https://www.avvenia.com/portfolio/imbottigliamento-bevande-acqua/