La guida per un uso consapevole e sostenibile, anche a casa del climatizzatore
Climatizzatore, l’oggetto ormai imprescindibile nelle torride estati italiane. Non tutti forse ne conoscono la storia, che può dirsi ultrasecolare a dispetto della sua recentissima diffusione: il primo sistema di raffreddamento per controllare calore e umidità nei processi di stampa, infatti, fu brevettato nel 1906 dall’ingegnere Willis Haviland Carrier, che portò la sua invenzione nelle case già nel 1914. Da quel momento il successo è stato inarrestabile, arrivando sino ai giorni nostri, dove nonostante il grande passo avanti in termini di efficienza energetica, il condizionatore resta tra le comodità più energivore dentro case e ambienti di lavoro.
A misurarne l’impatto sui consumi è l’ultimo rapporto “Benchmark di consumo energetico degli edifici per uffici in Italia” realizzato da Assoimmobiliare ed ENEA su un campione di 118 edifici direzionali distribuiti su tutto il territorio nazionale. Si scopre, dunque, che la climatizzazione pesa per il 57% sui consumi energetici negli edifici ad uso ufficio, seguita dalle apparecchiature elettriche (26%) e dall’illuminazione (17%), con una spesa media annua al metro quadro di circa 15 euro per la climatizzazione estiva e invernale, di 6,40 euro per le apparecchiature elettriche e di 4,40 euro per l’illuminazione. Lo studio ha evidenziato variazioni significative tra le regioni del Nord, dove i consumi sono maggiori, e quelle del Centro e del Sud. L’analisi comparata delle diagnosi energetiche al centro dell’indagine ha permesso inoltre di identificare indici di prestazione di riferimento per valutare eventuali attività di ottimizzazione del consumo energetico degli edifici. Ma il climatizzatore, se usato bene e insieme ad altri accorgimenti, può rimanere nostro alleato senza alleggerirci il portafoglio.
Ecco una breve guida all’utilizzo consapevole e sostenibile del condizionatore.
- Se fuori fa molto caldo, non impostare temperature “polari” in casa. In realtà, tra i 3 e i 5 cinque gradi centigradi in meno rispetto alla temperatura esterna sono più che sufficienti. Inoltre, la presenza di umidità in casa è spesso la causa di una sensazione di caldo opprimente: scegliendo la funzione “deumidificazione” si può ridurre sensibilmente il consumo energetico.
- I modelli in classe energetica ‘A’ o superiore comportano un risparmio sulla bolletta elettrica e una riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera. Un nuovo condizionatore di classe A consuma all’anno circa il 30% in meno rispetto a un vecchio modello di classe C.
- Sbagliata è l’idea che un solo condizionatore potente, magari installato nel corridoio, basti a rinfrescare tutta la casa. Ogni stanza ha bisogno del suo climatizzatore, la cui potenza deve essere adatta alla metratura dell’ambiente.
- I climatizzatori con tecnologia inverter adeguano la potenza all’effettiva necessità e riducono i cicli di accensione e spegnimento. Costano più di quelli dotati di tecnologia on-off, ma la riduzione dei consumi energetici è sensibile e diventano scelta obbligata quando si pensa di tenere accesa l’aria condizionata per molte ore al giorno.
- Un climatizzatore al meglio delle sue caratteristiche spreca meno energia: è dunque importante tenerlo in efficienza. I filtri dell’aria e le ventole devono essere ripuliti alla prima accensione stagionale e almeno ogni due settimane.
Ci sono poi gesti che ci fanno risparmiare tutto l’anno e non solo d’estate. Ormai tutti dovrebbero aver mandato in pensione le vecchie lampadine a incandescenza e aver optato per quelle Led: queste permettono di abbassare i consumi fino al 75%. Le lampadine Led sono anche un alleato della lotto al caldo perché non generano calore. Anche la temperatura dell’acqua sanitaria può essere regolata a seconda che sia estate o inverno. Importante è dunque assicurarsi che la caldaia sia impostata sulla modalità estiva. Una temperatura bollente non serve a luglio e agosto. E il consumo per riscaldarla si riduce. Con il caldo la tentazione di sostare qualche secondo di più davanti alla porta del frigo aperta è tanta, ma questo è un gesto di grande spreco. Infatti, bastano solo 8 secondi per disperdere tutta l’aria fredda all’interno, costringendo poi l’apparecchio a consumare più energia per ristabilire la temperatura impostata.