Direttiva Europea Efficienza Energetica
Direttiva Europea Efficienza Energetica: Entra in vigore la direttiva 2018/844/UE sull’efficienza energetica motivo per cui gli Stati membri dell’Unione europea dovranno provvedere con le rispettive normative di recepimento. Entro il 10 marzo 2020, gli Stati membri dell’UE dovranno mettere a punto la normativa nazionale di recepimento. La direttiva impone ai Paesi membri dell’Unione Europea di elaborare nei prossimi anni una strategia a lungo termine per sostenere la ristrutturazione degli edifici residenziali e non residenziali, questo per quanto riguarda sia gli edifici pubblici che quelli privati, al fine di ottenere un patrimonio immobiliare decarbonizzato e ad alta efficienza energetica entro il 2050, e di facilitare la trasformazione degli edifici esistenti in edifici a energia quasi zero. La direttiva ha l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica degli edifici attraverso:
- la promozione di ristrutturazioni economicamente efficienti;
- l’introduzione di un ‘indicatore di intelligenza’ per gli edifici che, grazie all’interazione con la rete, potrà adattare il consumo energetico alle esigenze reali degli abitanti;
- la semplificazione delle ispezioni degli impianti di riscaldamento e di condizionamento dell’aria;
- la promozione dell’elettromobilità mediante l’istituzione di un quadro per i posti auto destinati ai veicoli elettrici.
Efficienza energetica riguardo agli edifici nuovi e a quelli ristrutturati
Gli Stati membri dovranno fare in modo che, prima dell’inizio dei lavori di costruzione “si tenga conto della fattibilità tecnica, ambientale ed economica dei sistemi alternativi ad alta efficienza, se disponibili”. Per gli edifici oggetto di ristrutturazioni importanti, invece, gli Stati dovranno favorire l’utilizzo di “sistemi alternativi ad alta efficienza, nella misura in cui è tecnicamente, funzionalmente ed economicamente fattibile” e si dovranno “prendere in considerazione le questioni del benessere termo-igrometrico degli ambienti interni, della sicurezza in caso di incendi e dei rischi connessi all’intensa attività sismica”.
L’indicatore d’intelligenza, l’efficienza degli edifici e la mobilità elettrica
Entro la fine del prossimo anno, la Commissione europea dovrà preoccuparsi di creare l’indicatore d’intelligenza, con la capacità di misurare il grado di operatività e interazione con la rete degli edifici, per calcolare e prevedere il consumo energetico delle esigenze degli abitanti. L’indicatore dovrà tener conto delle caratteristiche di analisi comparativa e flessibilità, di maggiore risparmio energetico, nonché delle funzionalità e delle capacità migliorate attraverso dispositivi più interconnessi e intelligenti. La nuova direttiva introduce requisiti sulla mobilità elettrica, come la dotazione obbligatoria di posti di ricarica elettrica che andranno ad aumentare nel tempo: gli edifici non residenziali di nuova costruzione e sottoposti a ristrutturazione importante con più di 10 posti auto dovranno essere dotati di almeno un punto di ricarica per veicoli elettrici, ai sensi della direttiva 2014/94/UE e predisposti alla successiva installazione di punti di ricarica per almeno un posto auto su cinque. Prima del 1° gennaio 2025 gli Stati dovranno stabilire “requisiti per l’installazione di un numero minimo di punti di ricarica per tutti gli edifici non residenziali con più di 20 posti auto”. Gli edifici residenziali di nuova costruzione e sottoposti a ristrutturazione importante con più di 10 posti auto dovranno essere predisposti all’installazione in ogni posto auto, di infrastrutture di canalizzazione, cioè condotti per cavi elettrici per punti di ricarica per i veicoli elettrici. Per gli edifici residenziali e per quelli non residenziali sono previste deroghe, tra cui l’esenzione per gli interventi di nuova costruzione o ristrutturazione importante la cui richiesta di permesso di costruire sia stata presentata entro il 10 marzo 2021. Tali deroghe dovranno essere espressamente previste dalle normative nazionali. In Italia comunque già dal 1° gennaio 2018 il titolo abilitativo per i nuovi edifici è vincolato alla predisposizione di infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli.
L’obiettivo complessivo della nuova direttiva 2018/844/UE è quello di abbattere dell’80-95%, rispetto ai livelli del 1990, le emissioni di gas serra entro il 2050, con target intermedi al 2030 e 2040.
Leggi anche riguardo ai rapporti tematici per l’efficienza energetica degli edifici (EPBD).