Con l’arrivo di dicembre si apre definitivamente la stagione dei riscaldamenti con l’accensione dei termosifoni in tutta Italia. L’ENEA l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile ha proposto 10 regole pratiche di efficienza energetica per scaldare al meglio le abitazioni e risparmiare evitando sprechi e sanzioni.
Regola n.1
Effettuare la manutenzione degli impianti, sia per motivi di sicurezza che per evitare sanzioni: un impianto ben regolato consuma e inquina meno.
Regola n.2
Mai scaldare troppo la casa: fa male alle tasche e alla salute. Controllare sempre la temperatura degli ambienti: la normativa consente una temperatura fino a 22 gradi, ma 19 gradi sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario. Inoltre, per ogni grado abbassato si risparmia dal 5 al 10% sui consumi di combustibile.
Regola n.3
Il tempo massimo di accensione giornaliero è indicato per legge e cambia a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia, quindi attenzione alle ore di accensione. Si va dai comuni in fascia “E” (Nord Italia e Appennino), dove gli impianti possono essere accesi dal 15 ottobre al 15 aprile fino ad un massimo di 14 ore al giorno, ai comuni in fascia “B” (Sud Italia e Isole), con i riscaldamenti che possono essere accesi dal 1° dicembre al 31 marzo per un massimo di 8 ore giornaliere.
Regola n.4
Installare pannelli riflettenti tra il muro e il termosifone è un “trucco” semplice, ma molto efficace per ridurre le dispersioni di calore.
Regola n.5
Schermare le finestre durante la notte: chiudendo persiane e tapparelle o mettendo tende pesanti si riducono le dispersioni di calore verso l’esterno.
Regola n.6
Non ostruire la circolazione del calore con ostacoli davanti e sopra i termosifoni come collocare tende o mobili davanti i radiatori o usare questi come asciuga biancheria, questo perché non permettendo la giusta diffusione di calore ci troveremo di fronte a molti sprechi e inefficienze. Attenzione inoltre a non lasciare troppo a lungo le finestre aperte: per rinnovare l’aria in una stanza bastano pochi minuti e si evitano inutili dispersioni di calore.
Regola n.7
Fare il check-up alla propria casa. Chiedere a un tecnico di effettuare una diagnosi energetica dell’edificio è il primo passo da compiere per valutare lo stato d’isolamento termico di pareti e finestre e l’efficienza degli impianti di climatizzazione. La diagnosi suggerirà gli interventi da realizzare valutandone il rapporto costi benefici. Oltre ad abbattere i costi per il riscaldamento fino al 40%, gli interventi diventano più convenienti se si usufruisce delle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici: l’ecobonus che consente di detrarre dalle imposte IRPEF ed IRES dal 50% all’85% delle spese sostenute, a seconda della complessità dell’intervento.
Regola n.8
Dal 2015 la legge consente, salvo rare eccezioni, di installare solo caldaie a condensazione. È quindi opportuno valutare la sostituzione del vecchio generatore di calore con uno a condensazione oppure a pompa di calore ad alta efficienza, a biomassa o con sistema ibrido (caldaia a condensazione e pompa di calore). Ove possibile è opportuno integrare questi impianti con collettori solari termici e/o impianti fotovoltaici. Anche per la realizzazione di questi interventi è possibile usufruire dell’ecobonus e, limitatamente agli impianti fotovoltaici, delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie.
Regola n.9
Utilizzare soluzioni tecnologiche innovative come la domotica. Molte nuove apparecchiature aiutano a risparmiare, come ad esempio cronotermostati e regolatori di presenza elettronici consentono di regolare a distanza la temperatura degli ambienti e il tempo di accensione degli impianti di riscaldamento, in modo da mantenerli in funzione quando necessario. Anche per questi interventi si può usufruire dell’ecobonus.
Regola n.10
Altra buona regola per vivere una stagione dei riscaldamenti in piena efficienza è quella di applicare le valvole termostatiche ai propri radiatori. Queste apparecchiature servono a regolare il flusso dell’acqua calda nei termosifoni, consentendo di non superare la temperatura impostata per il riscaldamento degli ambienti. Obbligatorie per legge nei condomini, le valvole termostatiche permettono di ridurre fino al 20% i consumi.