Energy manager è uno dei profili più ricercati dal settore industriale
Una professione emergente, destinata a farsi spazio nei più diversi segmenti economici alle presenze con la difficile ripartenza post pandemica. Parliamo dell’energy manager, una figura altamente specializzata in grado di rispondere alla crescente richiesta di efficienza energetica e sostenibilità da parte delle imprese in ambito privato, così come nel settore pubblico.
Il comparto industriale è quello che, ad oggi, valorizza al meglio tale figura. Come emerge dall’ultimo rapporto Fire (La Federazione italiana per l’uso razionale dell’energia) continua ad aumentare infatti il coinvolgimento dell’energy manager nelle attività primarie delle imprese energetiche e manifatturiere, così come cresce l’analisi multibenefici (ossia non limitata agli aspetti puramente energetici). Sempre dalla Fire arrivano i dati sugli Energy manager nominati: nel 2019 sono stati 2.391. Di questi, 1.633 appartengono a soggetti obbligati, e ai non obbligati. Continua dunque il trend di crescita degli energy manager nominati dai soggetti obbligati. Si tratta di un +11% in sei anni.
A decretare l’importanza della figura dell’energy manager è anche una recente ricerca di Adecco, che nel suo report ‘Il lavoro che cambia’, individua i profili che in futuro saranno sempre più ricercati dalle aziende e dai datori di lavoro di tutto il mondo, mettendo in rilevo nuovi trend occupazionali che stanno emergendo e che interessano soprattutto le nuove tecnologie e la sostenibilità. Il ritratto dell’energy manager. Si tratta di un professionista a supporto dei vertici aziendali. Ha il compito di favorire il miglior utilizzo dell’energia nella struttura dell’organizzazione. In particolare, le sue mission della giornata sono «individuazione delle azioni, degli interventi, delle procedure necessarie per promuovere l’uso razionale dell’energia». Secondo quanto riportato nello studio, in media l’energy manager guadagna annualmente dai 30 mila ai 60 mila euro, in base agli anni di esperienza. Nel campo dei green job si arriva a guadagnare anche 90 mila euro annui.