CONVEGNO CESEF 2019 – 12 Dicembre: “INDUSTRIA VS RESIDENZIALE UNA COMPETIZIONE PER LE RISORSE PUBBLICHE NELL’EFFICIENZA ENERGETICA?”.
Francesco Campaniello, direttore generale di Avvenia, società del gruppo Terna attiva nel campo dell’efficientamento energetico, ha partecipato al workshop annuale del Cesef (Centro Studi sull’Economia e il Management dell’Efficienza Energetica) celebrato a Milano il 12 dicembre. Nel corso della tavola rotonda, Campaniello ha affrontato il tema “Energy efficiency mining: nuove tecnologie per estrarre dati ed efficienza energetica dell’industria”, in un contesto ricco di spunti poichè il Cesef ha quest’anno affrontato un tema di grande attualità: “INDUSTRIA VS RESIDENZIALE UNA COMPETIZIONE PER LE RISORSE PUBBLICHE NELL’EFFICIENZA ENERGETICA?”.
“L’estrazione dei dati energetici – ha detto Campaniello – rappresenta una base di partenza imprescindibile per progettare interventi di efficienza, sopratutto se vogliamo fare crescere gli investimenti nel settore industriale, quello che dalle recenti normative appare il meno avvantaggiato. Non si tratta, in questa sede, di mettere in competizione due sfere (quella dell’edilizia e quella del manifatturiero) estremamente diverse tra loro, bensì di evidenziare in maniera chiara che il comparto industriale, spesso scoraggiato dalla burocrazia, rinuncia a fare efficienza. Occorre sicuramente uno ’shock’ per le imprese, tenendo in considerazione come l’ultimo decennio (secondo dati elaborati dall’Enea) ha visto un’evoluzione dell’industria italiana in direzione decisamente meno energivora, evoluzione che per di più sembra tornata ad accentuarsi nel 2019. Se consideriamo addirittura l’ultimo trentennio in termini di impieghi finali di energia, scopriamo che l’unico settore che ha registrato una crescita significativa è quello civile, con un aumento del 49,4%. Il settore industriale nel 2017 ha realizzato, invece, una riduzione dei consumi finali di energia dello 0,7% rispetto al 2016, confermando la tendenza alla riduzione dell’ultimo decennio. Nel 2017 il consumo del settore è stato di 24,9 Mtep di energia: nel periodo 1990-2017 il minor utilizzo di energia è stato del 26,9% concentrato nel periodo 2007-2017 (-30,6%).
Oggi – ha detto Campaniello – le imprese riconoscono un grande valore, per avviare progetti di efficienza, al sistema dei certificati bianchi, ai tavoli tecnici sulle diagnosi energetiche, alla nomina degli energy manager ed alla diagnosi obbligatoria. Grazie, inoltre, agli sviluppi e alle nuove tecnologie degli ultimi anni fare analisi dei consumi è diventato alla portata di tutte le aziende vista la presenza di nuovi strumenti di misura e software per l’energy management. Lo sviluppo di un adeguato sistema di monitoraggio è il primo passo fondamentale per un processo di maturazione dell’industria nella gestione dell’energia anche se, l’esperienza ci insegna, non sempre ad una corretta diagnosi o misura consegue un’azione coerente di efficientamento.
A solo titolo di esempio si riporta l’analisi condotta dal Politecnico di Milano per l’industria metallurgica, dove l’energia legata al solo processo produttivo pesa per l’83% dei consumi totali di impresa e risulta essere il più energivoro rispetto agli altri settori. Nonostante ciò, gli investimenti realizzati sull’efficientamento del processo rappresentano solo il 10%. Questo testimonia che ci sono margini per ulteriori miglioramenti, con dei picchi in settori specifici, in particolare gli energivori, che dall’efficientamento possono trarre enormi benefici in termini competitivitivà e produttività“.