Nel 2018 rilasciati dal Gse 3,8 milioni di Tee, il settore industriale traina la richiesta
I Titoli di Efficienza Energetica, cosiddetti “certificati bianchi” (approfondisci), riconosciuti dal gestore dei servizi energetici (GSE) nel corso del 2018 risultano complessivamente 3.832.984. Il meccanismo, avviato nel 2006 per l’incentivazione all’uso razionale dell’energia, vede prevalere il settore industriale, con una crescita dei progetti di efficientamento in ambito civile.
Nonostante nel 2018 si registri una flessione dei certificati bianchi rilasciati rispetto al 2017, l’analisi dei vari settori di mercato lancia segnali incoraggianti. I Tee rappresentano ancora un ottimo incentivo per il mercato dei servizi energetici e per concorrere alla transizione dei sistemi economici, industriali e ambientali verso gli obiettivi di sostenibilità che la comunità internazionale ritiene non più procrastinabili. Lo strumento dei certificati bianchi, infatti, prevede un riconoscimento economico per ogni tonnellata di petrolio equivalente risparmiata, che si traduce in minori emissioni di gas serra in atmosfera, a tutto vantaggio dell’ambiente. A livello nazionale, poi, occorre certamente un impegno maggiore affinché gli obiettivi di efficienza energetica fissati vengano rispettati.
Analizzando il resoconto dell’anno 2018 emerge che un terzo (1.289.893) dei certificati complessivi è stato riconosciuto nell’ambito industriale relativamente a interventi di generazione o recupero di calore per raffreddamento, essiccazione o altro. A questi si aggiungono altri 753.849 certificati riconosciuti per l’ottimizzazione energetica dei processi produttivi e dei layout di impianto. Sono invece 731.797 i titoli riconosciuti per interventi realizzati in ambito residenziale, agricolo e terziario che hanno riguardato la generazione di calore/freddo per climatizzazione e produzione di acqua calda. Inoltre, nel settore delle costruzioni sono 462.197 i titoli per interventi di edilizia passiva e sull’involucro edilizio.