Obiettivo: ridurre i consumi del 32% entro il 2030
Il Governo italiano ha recepito le nuove norme europee sull’efficienza energetica approvando il decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2018/2002
La direttiva in questione è uno degli elementi del “Pacchetto energia pulita per tutti” che la Commissione europea ha pubblicato nel 2018, e contiene l’aggiornamento delle vecchie norme UE sull’efficienza energetica (2012). Si tratta di un provvedimento essenziale per il raggiungimento dei target 2030 su energia e clima. Il testo, infatti, aggiunge un obiettivo di riduzione dei consumi energetici per il blocco del 32,5% entro la fine del prossimo decennio. E richiede una serie di norme in materia di conteggio e fatturazione dell’energia, e rafforzamento dei diritti dei consumatori.
Il provvedimento europeo era stato pubblicato nella Gazzette comunitaria a dicembre 2018, dando agli Stati Membri tempo fino a 25 giugno 2020 per recepirla nei rispettivi ordinamenti.
Decreto Efficienza Energetica, le novità: diagnosi energetica obbligatoria
Il decreto riporta diversi elementi innovativi: diventa obbligatoria per tutti la diagnosi energetica, anche per quelle imprese dotate di schemi EMAS e di certificazioni ISO 14001.
Tra le altre novità, c’è l’estensione dell’obbligo di risparmio energetico al periodo dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2030, prevedendo che gli obiettivi siano raggiunti tramite regimi obbligatori di efficienza energetica e misure alternative. Una delle misure inserite nel testo, poi, è l’aggiornamento del Conto Termico entro il 30 giugno del 2021 al fine di semplificare ulteriormente l’accesso al meccanismo da parte della Pubblica amministrazione per ampliare gli interventi ammissibili. Si fa riferimento in questo caso all’installazione di sistemi di teleriscaldamento, teleraffrescamento e microcogenerazione.
Tra gli elementi caratterizzanti del Decreto Efficienza Energetica anche le nuove le prescrizioni per la misurazione e la fatturazione dei consumi energetici. Il testo prevede l’impiego di contatori e sotto-contatori leggibili da remoto a partire dal 25 ottobre 2020. Inoltre, estende lo stanziamento di risorse del PREPAC (Programma Riqualificazione Energetica degli edifici della Pubblica Amministrazione Centrale) fino al 2030; all’ampliamento dei termini temporali si aggiunge anche quello dei fondi che passeranno da 30 a 50 milioni annui grazie all’incremento della quota derivante dai proventi delle aste della CO2.
Il decreto prevede la predisposizione entro il 31 gennaio del 2021 di un “Programma nazionale di formazione e informazione sull’efficienza energetica” che raggiunga la più ampia platea possibile: dalle scuole agli istituti finanziari, dalle famiglie alle imprese.
Infine, viene introdotta la possibilità di concedere finanziamenti a fondo perduto nell’ambito del Fondo nazionale per l’efficienza energetica e la realizzazione di un sistema informatico per la gestione dei progetti di risparmio.