Il progetto
L’attore francese Samuel Le Bihan e lo scienziato autodidatta, di 35 anni, Christofer Costes hanno progettato una macchina a bassa tecnologia che converte i rifiuti di plastica in carburante per le auto. Un’alternativa molto utile per contrastare il fenomeno sempre più pericoloso della mole di rifiuti in plastica presenti nel mondo e per riuscire a portare energia e combustibili anche alle comunità remote che si trovano nei Paesi in via di sviluppo.
Tutto parte da un’idea di base, che è quella di incoraggiare le persone a raccogliere i rifiuti, in modo che non vadano a finire nell’oceano, inquinandolo e distruggendone l’ecosistema. Una delle alternative migliori per farlo è stata quella di realizzare questo dispositivo in grado di trasformarli in sostanze utili e costose come i carburanti, di fatto convertendo il rifiuto in un oggetto di valore, incentivandone la sua cura invece di essere irrimediabilmente disperso. L’intento dei due inventori è proprio quello di sensibilizzare la popolazione: ogni persona, nel momento in cui si renderà conto che tutti i rifiuti in plastica potrebbero essere riciclati, sarà più incentivata a non buttarli via, limitando di fatto i danni all’ambiente. Nel mondo ci sono tonnellate di plastica abbandonata: “[…] Incoraggiare la raccolta dei rifiuti prima che finiscano negli oceani attraverso un reattore chiuso capace di generare carburante“, ha affermato uno dei due ideatori, Samuel Le Bihan. Le Bihan ha finanziato lo sviluppo della macchina grezza, che è stata soprannominata Chrysalis, che si è svolto per tre anni e mezzo in un hangar nei pressi della città di Nizza. Oggi i due inventori si dichiarano molto soddisfatti della loro idea e vogliono presto lanciare questa tecnologia sul mercato.
Come funziona
I granuli di plastica vengono inseriti in un reattore chiuso, dove vengono scomposti a 450° centigradi per produrre carburante e un residuo di carbonio che può essere utilizzato nei pastelli. Parlando di numeri, Samuel Le Bihan e Christofer Costes hanno dichiarato che con un kg di plastica si riesce a realizzare un litro di liquido. I due creatori della macchina che trasforma i rifiuti di plastica in carburante hanno confermato che con un finanziamento di 50.000 euro da parte delle autorità locali, si potrebbe riuscire a costruire un nuovo prototipo. Il prossimo step è quello di creare un reattore più grande, che abbia la capacità di convertire 50 kg di plastica in carburante ogni 80 minuti circa.
Alcuni precedenti
Tecnologie simili alla Chrysalis sono già state sviluppate da aziende che cercano di aiutare a risolvere uno dei maggiori problemi ambientali che l’umanità deve affrontare. La britannica Recycling Technologies afferma che la sua macchina, la RT7000, è in grado di trasformare i rifiuti di plastica difficili da riciclare in una nuova materia prima, chiamata Plaxx, che può essere riutilizzata dall’industria delle materie plastiche.