Francesco Campaniello, direttore generale di Avvenia, è intervenuto all’XI conferenza nazionale sull’efficienza energetica organizzata a Roma dalla onlus ‘Amici della Terra’ portando il suo contributo di iscritto ad Assoesco, associazione di categoria nata nel 2005, associata a Confindustria, che riunisce oltre sessanta aziende italiane che promuovono, progettano, realizzano e facilitano gli interventi di efficienza energetica per un giro d’affari superiore a tre miliardi di euro.
Campaniello si è occupato di un tema estremamente attuale, quello dell’efficienza energetica nel comparto industriale, una leva di competitività e sviluppo per l’Italia, la cui economia è ancora fortemente ancorata al manifatturiero.
“In termini di investimenti il comparto industriale è al secondo posto pesando per il 33% (circa 2,3 miliardi di euro); il primo settore è quello Home & Building con il 65% del totale, seguito dalla pubblica amministrazione che pesa appena il 2%. Ma non dobbiamo cadere nella tentazione che il comparto industriale sia così maturo da non necessitare di attenzione. Nonostante il trend di crescita negli ultimi anni (mi riferisco ai dati riportati dal Politecnico di Milano, scopriamo infatti che le imprese che dovrebbero investire sull’efficientamento dei processi non lo fanno: è il caso dell’industria metallurgica, dove il processo produttivo pesa per l’83% dei consumi totali di impresa e risulta essere il più energivoro rispetto agli altri settori. Nonostante ciò, gli investimenti realizzati sul processo ricoprono solo il 10%”.
Quali gli strumenti su cui puntare per aiutare il settore? “Il meccanismo dei certificati bianchi – ha ribadito Campaniello – deve rimanere un pilastro dell’efficienza energetica e va migliorato e rinnovato al più presto, tenendo in considerazione le proposte di enti e aziende, anche a fronte delle ultime novità che porteranno a dover riscriverne alcuni aspetti, ad esempio il valore del cap sulla base della recente sentenza del Tar Lombardia.
Liquidità e stabilità devono essere, a nostro avviso, i principi da tenere in considerazione per migliorare il sistema di monetizzazione dei titoli di efficienza energetica che, ribadisco, va implementato ascoltando la voce delle imprese all’interno dei tavoli tecnici. Dunque l’importanza dei certificati bianchi resta fondamentale – ha concluso – così come la necessità, da parte delle imprese, di dotarsi di consulenti affidabili in grado di valorizzare il più possibile tale strumento”.