Incentivi Certificati Bianchi – Arriva la nuova guida operativa, approvata dal Ministero dello Sviluppo Economico: un vademecum per accompagnare il Paese verso la transizione energetica rendendo più semplice l’accesso allo strumento che vede primeggiare industria e comparto civile.
Un vero e proprio “tagliando” per il meccanismo di incentivi all’efficienza energetica nel nostro Paese. Nell’ottica di una maggiore semplificazione e stabilità, è stato infatti emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico il decreto di approvazione della guida operativa sui Certificati Bianchi, redatta dal GSE in collaborazione con ENEA e RSE, che riporta le informazioni utili per la presentazione delle richieste di accesso agli incentivi nonché indicazioni sulle potenzialità di risparmio energetico derivanti dalla applicazione delle migliori tecnologie disponibili nei principali ambiti produttivi.
Un intervento molto atteso da parte degli operatori del mercato energetico e dai fruitori dell’incentivo che, si ricorda, prevede un riconoscimento economico per ogni Tonnellata di petrolio equivalente (TEP) risparmiata, traducendosi in minori emissioni di gas inquinanti in atmosfera.Il provvedimento fa parte delle disposizioni, previste dal decreto ministeriale aggiornato a maggio 2018, concepite per aumentare l’offerta dei Certificati Bianchi sul mercato e favorire la semplificazione del meccanismo.
La guida si compone di tre sezioni: la prima fornisce chiarimenti e supporto per la presentazione dei progetti di efficienza energetica ai fini dell’accesso al meccanismo dei certificati bianchi. La seconda parte fornisce indicazioni al fine di individuare: gli interventi di efficienza energetica realizzabili in ciascun settore e riconducibili alle tipologie di intervento; i consumi di baseline, ovvero i valori di consumo di riferimento in caso di nuovi impianti, edifici o siti; le variabili che influenzano il consumo energetico del progetto da realizzare; le modalità per calcolare i risparmi di energia primaria addizionali generabili dal progetto da realizzare. La terza parte elenca, infine, gli interventi di efficienza energetica non ammissibili.
I Certificati Bianchi, anche noti come Titoli di Efficienza Energetica (TEE), sono titoli negoziabili che certificano i risparmi energetici conseguiti negli usi finali di energia, realizzando interventi di incremento dell’efficienza energetica. I soggetti obbligati possono adempiere alla quota d’obbligo di risparmio in due modi: realizzando direttamente o attraverso le società da essi controllate, o controllanti, i progetti di efficienza energetica; acquistando i titoli dagli altri soggetti ammessi al meccanismo, ovvero altri distributori, ESCO certificate o utenti finali pubblici o privati che hanno nominato un EGE certificato.
Per ogni TEP di risparmio conseguito grazie alla realizzazione dell’intervento di efficienza energetica, viene riconosciuto un Certificato per tutta la sua vita utile stabilita dalla normativa per ogni tipologia di progetto (da 3 a 10 anni).
L’intervento governativo arriva a fronte delle criticità registrate nel sistema di incentivazione, tradottesi in una flessione dei certificati bianchi complessivamente riconosciuti, come si evince dal bilancio diffuso dal Gse sul mercato dei TEE nel 2018 [https://www.avvenia.com/efficienza-energetica-avvenia-certificati-bianchi-necessari-per-target-ambientali/]. I dati dell’anno passato contengono anche segnali incoraggianti, come testimoniato dalle performance registrate nel settore industriale ( quello ad oggi prevalente) e per l’efficienza energetica in ambito civile che, sempre nell’arco del 2018, ha segnato una crescita importante rispetto agli altri settori merceologici.