“Overture” ricava carburante dalla CO2 presente in atmosfera
Rendere il trasporto aereo a lungo raggio più sostenibile attraverso la riduzione di anidride carbonica in atmosfera. È questa una delle grandi sfide industriali, ed ambientali, del futuro. Prima di conoscere quanti, effettivamente, stanno sperimentando una nuova generazione di velivoli a basso impatto, occorre inquadrare il problema: a livello globale, circa il 2% delle emissioni di gas serra sono imputabili all’aviazione, il 3% delle emissioni di gas serra in Europa arriva da questo settore. Le statistiche fornite dall’Atag (Air Transport Action Group), un’associazione per lo sviluppo dell’aviazione sostenibile, aiutano a fotografare meglio il quadro globale. Il trasporto aereo è responsabile per il 12% di emissioni di CO2 di tutte le forme di trasporto (il 74% arriva da quello su strada). Circa l’80% di queste emissioni sono imputabili al trasporto su lungo raggio, ovvero per tratte superiori ai 1500 km, per cui “non esistono alternative pratiche a tutt’oggi”, si legge sul sito dell’Atag.
Qualcuno, però, è pronto a rompere quello che era diventato un vero e proprio tabù: parliamo di Boom Supersonic, la startup americana con sede in Colorado che sta cercando il modo di coprire la tratta dall’Europa agli Stati Uniti in sole 3 ore e mezza di volo, per di più abbattendo le emissioni di CO2. Un velivolo capace di raggiungere una velocità pari al doppio di quella del suono, ossia Mach 2.2 e che ospiterà fino a 55 passeggeri. In che modo? Grazie ad Overture, una nuova generazione di aerei di linea destinata a superare in velocità e comodità gli attuali Concorde. Come annunciato al Paris Air Show, l’obiettivo di Boom Supersonic è permettere un’esperienza unica per i propri clienti, ma nel pieno rispetto della sostenibilità. Grazie alla partnership con Prometheus, le due aziende stanno lavorando per limitare a zero le emissioni di anidride carbonica durante il volo. Il carburante, che prima verrà testato per valutarne l’efficienza, sarà ricavato dalla CO2 presente nell’atmosfera e infine trasformato in idrocarburi liquidi.
A che punto siamo, davvero? La società sta completando la fase di test per entrare successivamente in quella di assemblaggio. Nel 2020 potrebbe avere luogo il primo volo di prova. Si tratterà, tuttavia, di un modello in scala di Overture, per due persone. I test condotti sull’XB-1 (questo il nome dell’aereo) permetteranno al team di sviluppare al meglio il fratello maggiore in termini di aerodinamica, stabilità e controllo, valutazione di maneggevolezza, propulsione. Prima di vedere operativo l’Overture, però, ci vorrà più tempo: i voli, con passeggeri a bordo, non saranno disponibili prima del biennio 2025-2027.